Il territorio italiano è costellato di iniziative di adozione sviluppate da aziende agroalimentari. L’azienda promuove dei pacchetti con cui sostenere il proprio lavoro in cambio campioni di prodotto. Spesso queste iniziative hanno una buona eco nel periodo di Natale, un regalo attento ai gusti di chi lo riceve che presenta un risvolto etico. Tali iniziative di adozione sono in gran parte promosse da realtà che mirano sia al benessere economico dell’azienda sia alla salvaguardia dell’ambiente o la riqualificazione di un territorio, il mantenimento di antiche tradizioni produttive, una particolare attenzione alla qualità del prodotto o al benessere degli animali allevati.
Quella dell’adozione in campo agroalimentare è un’idea così diffusa che ormai si possono sostenere un gran numero di produzioni differenti: tra i vegetali per esempio oltre agli ulivi si possono adottare luppoli, castagni, meli, bambù, filari d’uva, gelsi, ciliegi e mandorli, e tra gli animali principalmente quelli da latte, come capre, mucche e bufale, ma anche galline e api. In cambio si ottengono i prodotti relativi all’adozione scelta, e spesso anche aggiornamenti virtuali sulla salute della pianta o dell’animale.
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