Farina di semi di Carrube: cos’e’, come si ottiene e come viene impiegata

Lo scorso 8 giugno 2021 è stato notificato sul portale RASFF Sistema di allerta rapida, per la prima volta la presenza di ossido di etilene in farina di semi di carrube.

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La farina di semi di carrube è un additivo naturale (ancora poco conosciuto) ottenuto dalla macinazione dei semi di carrube. Viene ricavata dalla decorticazione e macinazione dei semi del carrubo, pianta appartenente alla famiglia delle Leguminose, diffusa nelle regioni con clima mediterraneo.

La farina ottenuta appare di colore marrone dal sapore assimilabile al cacao ed è un prodotto naturale che viene impiegato nell’industria alimentare, con lo scopo tecnologico di migliorare la coesione degli ingredienti, la consistenza e la viscosità in creme, confetture e gelati.

Infatti con le sue caratteristiche reologiche, viene ritenuto un agente addensante, legante nella produzione di prodotti sia in ambito alimentare che farmaceutico; con dosaggi medi variabili da 0,1 a 0,5%, è la scelta privilegiata nella preparazione di gelato e frozen dessert, ove la sua funzione principale, migliorandone la viscosità rende stabilità alla texture della miscela congelata.

La farina di semi di carrube è pertanto un additivo alimentare, identificato dal codice E410 .

Importante notifica

Lo scorso 8 giugno 2021 è stato notificato sul portale RASFF Sistema di allerta rapida, per la prima volta la presenza di ossido di etilene in farina di semi di carrube.
E’ doveroso sottolineare che l’uso di tale sostanza è vietato da anni in ambito alimentare in Europa ma ancora ampiamente utilizzata in Paesi extra-UE.

A tale proposito massima allerta viene rivolta ai prodotti di origine EXTRA UE, in particolare l’India, dove è stato impiegato illecitamente per trattare i semi di sesamo, carrube e altri alimenti destinati al mercato europeo, allo scopo di prevenire o ridurre le probabili contaminazioni microbiologiche.

Focus

In Italia per ora sono stati segnalati ai consumatori circa 230 prodotti tra semi di sesamo, senape, carrube, prodotti da forno, piatti pronti, snack, dolci, olio e molto altro, contenenti sesamo peperoncino e altre spezie contaminati.

Potete leggere la lista completa degli alimenti su ilfattoalimentare.it

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