L’autorizzazione è già vigente in Svizzera dal maggio 2017 e dal 3 marzo 2022 entrerà quindi in vigore anche negli Stati membri dell’Unione.
L’utilizzo alimentare del nuovo insetto è permesso sui cosiddetti Novel Food, prodotti e sostanze alimentari per i quali nell’Unione europea non è dimostrabile un consumo “significativo” fino al 15 maggio 1997.
Secondo l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), se gli insetti vengono nutriti con mangimi autorizzati, i pericoli microbiologici derivanti dal loro consumo sono simili a quelli associati ad altre fonti di proteine non trasformate, tuttavia resta da valutare attentamente il loro potenziale allergenico.
Per ora si richiede di apporre sui prodotti dell’indicazione che possono provocare reazioni nelle persone allergiche a crostacei, molluschi e acari.
Quali aziende la commercializzano?
Per il momento solo l’olandese Fair Insects BV ad essere stata autorizzata a commercializzare il grillo per uso alimentare umano, a seguito di un ricco dossier presentato che conteneva dati relativi al processo di produzione, ed i risultati degli studi di stabilità, del test di solubilità per lo studio relativo alla genotossicità e degli studi sulla digeribilità delle proteine. Oltre a ciò il dossier rimportava i dati analitici sui contaminanti e sui parametri microbiologici, le informazioni sulle vendite e lo studio sulla tossicità cellulare. Adesso l’azienda esercita il diritto di proprietà industriale e l’utilizzo da parte di terzi non è consentito per i prossimi cinque anni. Ciò non impedirà ad altri di presentare una nuova domanda di autorizzazione all’immissione sul mercato dello stesso alimento. Per chi non ha ancora avuto le autorizzazioni, ma già alleva insetti a scopo alimentare, come l’italiana Alia Insect Farm, il via libera europeo ai concorrenti olandesi può contribuire a far comprendere riferimenti e punti chiave delle regole da applicare, con l’obiettivo di ottenere presto l’autorizzazione. Nel frattempo, nel sito dell’azienda si sottolinea che gli insetti fanno parte già da tempo nella nostra catena alimentare, perché finiscono per essere inclusi nei raccolti ed entrano (accidentalmente; ndr) nei processi di produzione di farine, pasta, salse di pomodoro, cereali per la colazione o di altri cibi confezionati.
https://ilfattoalimentare.it/grillo-piatto-europa-approva-insetto-uso-alimentare-umano.html